La storia dell'arte è sempre stata costellata da figure femminili, non solo come modelle ma anche come eccellenti artiste. In questo caso però, la rivista Jot Down ha realizzato una selezione delle 40 donne più "belle" della storia dell'arte. Noi di Critickets abbiamo deciso di mostrarvi le prime 25 di questo elenco:
25. La dama con l'ermellino (Leonardo da Vinci, 1488-1490)
La donna rappresentata nel dipinto la Dama con l'ermellino è stata identificata con Cecilia Gallerani, la quale venne ritratta da Leonardo quando era ancora l'amante di Ludovico Sforza, Duca di Milano. Il dipinto è uno dei quattro ritratti femminili dipinti da Leonardo, gli altri sono: La Gioconda, il ritratto di Ginevra de Benci e La Belle Ferronière. Inevitabile non rimanere incantati dalla sua inusuale bellezza, catturata magistralmente dal genio di Leonardo.
24. Danae (Gustav Klimt, 1907)
Danae è un personaggio della mitologia greca, simbolo dell’amore divino. Danae venne rappresentata dozzine di volte da artisti di tutte le epoche e secondo diversi stili. Tra questi Rembrandt, Tiziano e Chantron. Una tra le mie favorite è quella realizzata da Gustav Klimt.
Il mito racconta che dopo essere stata rinchiusa da suo padre in una torre di bronzo, Danae venne visitata da Zeus.
Nella pittura di Klimt, Zeus viene rappresentato come un fiume d’oro che scorre tra le sue gambe.
23. Giovane bellezza (Albert Lynch, tra il 1851 e il 1912)
Albert Lynch, è un pittore di origine peruviana residente in Francia dall’età di ventisette anni. Anche se non è una figura di spicco nella storia dell’arte del primo Novecento voglio includere uno dei suoi dipinti in questa lista, considerato che i protagonisti delle sue pitture sono quasi sempre tutti femminili.
22. Autoritratto (Leonora Carrington, 1937-38)
L’artista inglese Leonora Carrington, crebbe con un personaggio chiave per la sua visione artistica: la tata Mary, la quale, notte dopo notte le raccontava favole sull’aldilà. Questo fu un tassello importante che incise sulla sua creatività. I suoi dipinti infatti si ispirano questo mondo, che nasce dall’immaginazione stimolata da letture fantastiche ed esoteriche. Non le interessava spiegare i suoi dipinti:
“Non puoi intellettualizzare qualcosa che non proviene dal mondo dell’intelletto”,
rispose quando gli chiesero dei suoi dipinti a olio o dei personaggi che vi apparivano.
21. Streghe al Sabba (Luis Ricardo Falero, 1878)
Fare una lista di bellezze femminili senza includere le streghe non potrebbe esistere, ed è propio qui che entra in gioco il pittore spagnolo Luis Ricardo Falero. Il quale inizia il suo lavoro di pittore come ritrattista, per poi allargarsi a personaggi del mondo classico, tradizionale e mitologico, privilegiando soprattutto il nudo femminile. Falero affronta il tema del nudo in forme e impostazioni allegoriche per le quali divenne ben presto famoso. Il pittore inoltre si dilettava di matematica, studi scientifici, astronomia e soprattutto di soprannaturale. Proprio il soprannaturale, abitato da streghe, fate e magie influenzarono in modo particolare la sua visione artistica e nel 1878 lo portarono alla realizzazione delle “Streghe al Sabba”.
20. Oh, Jeff... I Love You, Too...But... (Roy Lichtenstein, 1964)
Tutte le opere di Roy Lichtenstein sono copie di vignette realizzate da fumettisti come Gil Kane, Joe Kubert o Jack Kirby. Inevitabile per me non inserire l’archetipo di bellezza bionda americana che si può vedere in "Oh, Jeff... I Love You, Too...But...". L’autore dell’immagine originale copiata da Lichtenstein è Tony Abruzzo.
19. La ragazza col turbante/Ragazza con l’occhino di perla (Johannes Vermeer, 1665)
La ragazza con l’orecchino di perla è un tronie, ossia un tipo di ritratto tipico del barocco olandese, la parola, significava letteralmente “faccia” o “volto”. Questo genere di dipinti avevano lo scopo di studiare espressioni, pose, movimenti, sguardi, fisionomie, oppure spesso servivano per raffigurare soggetti comuni, come soldati, giovani popolane, zingari, e così via. C’è da dire che spesso, per realizzare i tronie, posavano modelli dal vero. Nessuno però è a conoscenza se La ragazza con l’orecchino di perla sia frutto dell’immaginazione di Vermeer, oppure se una modella posò per l'artista. Forse è proprio questo segreto che rese il dipinto così affascinante.
18. Wendy (Anthony Devas, 1950)
Tra gli anni 1950 e 1957, l'azienda dolciaria britannica Rowntree (poi acquisita da Nestlè nel 1988) acquistò venti ritratti di giovani donne dipinti da artisti come Anthony Devas, Norman Hepple e Henry Marvell Carr. I ritratti vennero poi utilizzati per illustrare alcune pubblicità per il marchio di cioccolato Aero (e quindi le venti modelle femminili vennero poi ribattezzate Aero Girl). Wendy fu una di queste venti.
17. Nighthawks (Edward Hopper, 1942)
Abbondano le teorie riguardanti i simbolismi nascosti all'interno del più famoso quadro di Hopper. Per quanto riguarda il pittore statunitense, egli al massimo affermava che “forse”, e solo “forse”, aveva “inconsciamente” rappresentato la solitudine della vita urbana.
Quindi a questo punto è meglio dimenticare le teorie che affermano che la donna rappresentata sia una prostituta o che il bar non mostra una porta di uscita. Quello che è certo è che la donna raffigurata con una camicetta rossa era la moglie dell’artista, Josephine Hopper.
16. La convalescente (Gwen John, 1923-1924)
Gwen John era una pittrice gallese il cui talento fu oscurato dalla popolarità del fratello Augustus John, anche lui pittore. In effetti, si parla più di Gwen John come l’amante di Rodin (e modella di alcune delle sue più famose sculture) che come pittrice.
Della Convalescente, uno dei suoi quadri più conosciuti, esistono dieci versioni, tutte leggermente differenti.
15. Lady Maria Conyngham (Sir Thomas Lawrence, 1824)
Lady Maria era la figlia del marchese Conyngham e di Elizabeth Conyngham, che a sua volta era una delle amanti dello stravagante re britannico Giorgio IV.
Tra il 1823 e il 1826, Elizabeth e i suoi tre figli posarono per Sir Thomas Lawrence, il ritrattista officiale dell’aristocrazia dell’epoca. Lady Maria divenne la preferita di Giorgio IV, e da lì che il suo ritratto venne poi appeso alle pareti della camera da letto del re nel palazzo di St. James.
Di Elizabeth si dice che era una donna volgare ed eccessivamente rumorosa. Sua figlia Maria per fortuna non ereditò questa caratteristica.
14. Ragazza addormentata (Balthus, 1943)
Mi piace l’antimodernità di Balthus, anche se immagino che per molti la sua fissazione per le ragazzine potrebbe dare fastidio. Si potrebbe quasi fare un associazione tra le sue opere e le fotografie di Sally Mann, la quale però ritrae spesso i suoi figli. Facendo una comparazione con le sue fotografie l’ossessione di Balthus sembra molto più dubbia. L’immagine scelta è l’opera “Ragazza addormentata”, che alla fine non rappresenta una bambina ma una giovane donna che dorme (o che finge di dormire) in una postura calcolatamente ambigua.
13. La colazione dei canottieri (Pierre-Auguste Renoir, 1881)
Dice Jean Renoir nel suo libro Pierre-Auguste Renoir, mon père che suo padre già dipingeva una e più volte il ritratto di Aline Charigot, sua futura sposa, trenta anni prima di conoscerla. Nella Colazione dei canottieri, Aline è il personaggio seduto sulla sinistra, la donna che tiene tra le mani affettuosamente un piccolo Yorkshire terrier.
Jean aggiunse: “La Venere raffigurata sul vaso scomparso dalla mia casa durante l’occupazione nazista è mia madre, materializzata dieci anni prima della sua nascita. E il famoso profilo di Maria Antonietta, che mio padre dipinse tante volte quando lavorava nel laboratorio di porcellana, aveva il naso corto! Il padrone gli diceva: -State attento! I clienti non riconosceranno il loro idolo. Dovreste farle il naso più lungo-”
Naturalmente Renoir aveva realizzato anche ritratti di donne con un fisico diverso. Il suo interesse per gli esseri umani lo spingeva infatti a produrre ritratti veramente somiglianti, ma appena rappresentava soggetti di sua scelta ricadeva in quelle caratteristiche fisiche tipiche della sua futura moglie. Chissà se le sue scelte fossero determinate da un determinato prototipo di modella, oppure se fosse la prefigurazione della sua futura sposa a guidare la sua mano?”
12. Le quattro stagioni (Alfons Mucha, 1900)
Le quattro stagioni di Mucha ebbero così tanto successo nel 1896 (furono realizzate per essere utilizzate come pannelli decorativi) che Ferdinand Champenois, gli commissionò altre due versioni dello stesso tema. L’artista ceco realizzò la seconda versione nel 1897 e la terza, molto più sobria e in cui compaiono le quattro donne con i capelli raccolti, nel 1900.
11. Marguerite Kelsey (Meredith Frampton, 1928)
Dopo la prima guerra mondiale, una piccola parte del mondo artistico europeo cominciò a rigettare le avanguardie e sostenne un ritorno al realismo e al classicismo. Il nome del movimento parla chiaro: ritorno all’ordine. La pittrice Meredith Frampton fu uno dei suoi principali portabandiera in Inghilterra.
La Marguerite Kelsey del quadro era una modella professionista conosciuta per la sua capacità di mantenere per molte ore la stessa posa. Di questo quadro cattura l’eleganza artificiale della sua postura, la sua rigidità, la solennità, le sue scarpette rosse (scelte da Frampton) e il taglio corto di capelli, stile garçon, reso popolare negli anni venti da Coco Chanel.
10. I fortunati casi dell’altalena (Jean-Honorè Fragonard, 1967)
I fortunati casi dell’altalena è uno dei dipinti più famosi e rappresentativi dello stile rococò. In un primo momento, il quadro fu commissionato da un barone della corte francese al pittore Gabriel Francois Doyen. Doyen respinse la richiesta, ritenendola troppo spudorata anche relativamente al contesto della solita frivolezza dell’epoca. Il dipinto doveva rappresentare una giovane donna (probabilmente l’amante del barone) che dondolava, spinta da un vecchio (probabilmente suo marito) mentre lasciava che un giovane (il barone) guardasse sotto la sua gonna. L’altalena è piena di malizia: come il fatto che il vecchio rimanga nell’ombra, che la scarpa che la giovane donna venga lanciata in direzione della statua di cupido, o che lei indossi un cappello da pastorella (nel XVIII le pastorelle erano considerate simbolo d'innocenza e virtù).
9. Le donne di Anfisisse (Lawrence Alma-Tadema, 1887)
Lawrence Alma-Tadema era un pittore singolare, capace di dipingere con i dettagli più squisiti le scene più sontuose ambientate nell’antica Roma o in Grecia. Alma-Tadema ha guadagnato più soldi con i suoi dipinti di quanto si possa spendere in una vita e ha ricevuto in cambio il disprezzo di gran parte dei critici del suo tempo. Questo accadde perché i tempi erano maturi perché le avanguardie iniziassero a distruggere ogni accenno di bellezza che vi trovassero sulla loro strada.
Per quanto riguarda il dipinto Le donne di Anfisisse, le figure di donne che si trovano in questo quadro in realtà rappresentavano sempre la stessa modella: Laura Theresa Epps. Lui la conobbe quando lei aveva solamente diciassette anni e lui trentaquattro, la sposò due anni dopo, superando le resistenze del futuro suocero.
8. Testa di ragazza o conosciuto anche come La sacerdotessa (John William Godward, 1896)
Godward fu, se non l’ultimo, il penultimo dei grandi pittori classici prima delle avanguardie. Si dice che la nota del suo suicidio diceva:“Il mondo non è abbastanza grande per me e Picasso”.
L’aneddoto probabilmente è falso, ma descrive perfettamente la frustrazione che egli affrontò durante tutta la sua vita ovvero: essere uno dei migliori pittori della sua generazione... di uno stile che stava per morire.
7. Avvampante giugno (Frederic Leighton, 1896)
Il capolavoro di Frederic Leighton si può ammirare al Museo de Arte de Ponce che si trova a Puerto Rico.
Probabilmente fu lì dove Luis Miguel vide per la prima volta il quadro e decise d'includerlo in un suo video musicale. Si crede che la modella del quadro possa essere l’attrice Dorothy Dene o anche l’attrice Mary Lloyd. La prima fu anche ritratta in altri due dipinti di Leighton (Crenaia, la ninfa del Dargle e Cimone e Ifigenia).
6. Illa e le Ninfe (John William Waterhouse, 1896)
Riguardo le modelle di John William Waterhouse si sa molto poco, sempre se lui ne abbia avute. Chissà se sua sorella Jessie fosse stata una di queste. L’altra sorella invece, Mary, si vantava di aver posato per la realizzazione del dipinto La signora di Shalott. Bisogna dire che nulla è certo. Non ci sono nemmeno documentazioni relativamente al fatto che sua moglie avesse posato per lui.
Waterhouse dipingeva quasi sempre la stessa donna. E se non era la stessa, erano sicuramente abbastanza simili. L’esempio più chiaro di ciò che abbiamo appena detto sono le sette ninfa del dipinto Ila e le ninfe.
5. Godiva (John Collier, 1898)
Anche se abbiamo già visto tanti preraffaelliti, in questa lista non poteva mancare la Godiva di Collier. La Lady Godiva della leggenda era la moglie di Leofric, signore della città di Coventry all’inizio dell’XI secolo.
Secondo la tradizione popolare, la bella Lady Godiva prese le parti della popolazione di Coventry, che stava soffrendo per le tasse oppressive imposte da suo marito. Lady Godiva gli chiese più volte di toglierle, ma il marito rifiutò sempre. Stanco delle sue suppliche, le disse che avrebbe dato ascolto alla sua richiesta solo se avesse cavalcato nuda nelle vie della città. Lady Godiva lo prese alla lettera e, dopo la pubblicazione del proclama dove si raccomandava a tutte le persone di mantenere chiuse porte e finestre, cavalcò a Coventry, coperta soltanto dai suoi lunghi capelli.
In segno di rispetto, tutti i cittadini di Coventry chiusero le porte e le finestre (eccetto uno, Peeping Tom, il quale divenne cieco per averla vista da una fessura di una porta).
4. Ritratto di Millicent, duchessa di Sutherland (John Singer Sargent, 1904)
Il quadro più conosciuto e polemico di John Singer Sargent è Madame X, che l’artista dovette ritoccare dopo lo scandalo provocato alla sua mostra al Salon di Parigi nel 1884 facendo apparire una delle spalline del vestito un po’ più “stretta” rispetto alla versione originale.
Però il mio preferito è il questo ritratto della duchessa di Sutherland, dove Sargent non ha risparmiato sul decoltè, approfittando della reputazione della signora come “progressista”.
Sfido chiunque pensi che questa non sia una delle donne più eleganti della pittura del XX secolo.
3. Ofelia (John Everett Millais, 1851)
Il modello della Ofelia di John Everett Millais è la poeta e artista Elizabeth Siddal, che all’epoca aveva diciannove anni e che posò anche per molti artisti dell’epoca, tra cui il marito Dante Gabriel Rossetti.
Millais obbligò la modella a posare per ore in una vasca da bagno riscaldata da candele. In una giornata invernale particolarmente fredda, le candele si spensero. Millais però continuò a dipingere, ignaro della sofferenza di Siddal.
2. La nascita di Venere (Sandro Botticelli, 1484)
Narra la leggenda che Simonetta Cattaneo, La bella Simonetta, che fu una delle più belle donne della sua epoca e musa per eccellenza del Rinascimento Italiano. Simonetta fu modella nella Venere della Nascita di Venere e di molte altre opere di Botticelli, tra cui anche la Primavera. Molti poeti dell’epoca le dedicarono decine di poemi, e si dice che non ci fosse aristocratico fiorentino che non si fosse innamorato di lei. Tra questi, anche Lorenzo e Giuliano de Medici. La leggenda è certa, Simonetta è stata una delle donne più belle che abbia messo piede su questo pianeta e una delle più influenti nella storia dell’arte.
Simonetta potrebbe apparire più volte nello stesso dipinto. Nella Nascita di Venere, Simonetta è Venere ma anche la Primavera, la ninfa alla sua destra. Nella Primavera invece è sia Flora che una delle tre grazie sulla sua sinistra.
1. Jeanne Hebuterne (Amedeo Modigliani, 1919)
Quando la 19enne studentessa d'arte Jeanne Hébuterne e il pittore 33enne Amedeo Modigliani si incontrarono per la prima volta nella primavera del 1917, fu amore a prima vista. Questo rapporto ha segnato profondamente il lavoro artistico di entrambi.
Jeanne divenne modella, musa e amante di Amedeo e il quale la ritrasse per tutta la sua carriera artistica. Quello che pochi sanno è che Jeanne era anche una pittrice. E anche molto brava.
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