7 famose opere d'arte che sono cambiate nel tempo


La Gioconda è senza dubbio, una delle opere d'arte più famose di tutti i tempi. Potresti però dire che sai tutto sul suo aspetto originario? Forse, anche se sei andato a vederla dal vivo, al Museo del Louvre, non ti immagineresti mai che i suoi toni originali sono in realtà molto differenti rispetto a quelli che vediamo oggi. Questo perché il passare del tempo ha lasciato un segno indelebile su alcuni dipinti, anche i più famosi della storia dell'arte. 
Oggi ti mostreremo come queste opere si sono trasformate nel corso degli anni e come era in realtà il loro aspetto originario.

1) La "Ronda di notte" di Rembrandt doveva essere in realtà una "Ronda di giorno"

Il nome originale che Rembrandt van Rijn aveva dato a una delle sue opere più famose era "La compagnia del Capitano Frans Banning Cocq e il tenente Willem Van Ruytenburgh". Il nome secondo il quale però tutti la conoscono è: la "Ronda di notte". Questo titolo gli venne attribuito anni dopo a causa di un procedimento restaurativo sbagliato, durante il quale venne adoperata una vernice in decomposizione che ne scurí i toni. Quando, successivamente, lo strato venne rimosso divenne evidente che la scena era in realtà ambientata in un ambiente diurno. Bisogna però anche dire che questo non fu l'unico cambiamento che subì l'opera di Rembrandt. Nel 1715 per essere meglio adattata allo spazio assegnatogli nel Municipio di Amsterdam, decisero di rimuovere 60 cm della parte sinistra della tela. Tale decisione causò la scomparsa di numerosi membri della milizia dalla rappresentazione. 

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2) L'Urlo di Munch è in realtà il prodotto di quattro altre opere dell'artista 

Molti conoscono "L'Urlo" di Edvard Munch. Forse però quello che non sanno è che questo quadro faceva parte di una serie composta da altre quattro opere. Due sono dei quadri, un'altra è un'elaborazione a pastelli e l'ultima una litografia.

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3) Molti dettagli del Cenacolo Vinciano vennero persi, inclusi i piedi di Gesù

All'interno dell'affresco "L'ultima cena" di Leonardo da Vinci, Gesù aveva i piedi. L'ultima cena fu realizzata alla fine del XV secolo su una parete del monastero di Santa Maria delle Grazie a Milano (Italia)

Le condizioni dell'affresco peggiorarono già subito dopo il suo completamento. È quindi semplice immaginare quanto sia diverso oggi rispetto a quando venne realizzato. A parte il deterioramento dovuto al passare del tempo, l'opera ha subito anche un'altra alterazione nel 1652: l'inserimento di una porta nel muro. Questo ne comportò la sparizione dei piedi di Gesù.

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4) La Gioconda non era stata concepita sui toni del giallo e del marrone 

Il famosissimo quadro di Leonardo da Vinci, La Gioconda, si presenta in maniera differente rispetto a come era stato concepito originariamente. Questo è dovuto alle vernici che furono adoperate in passato. A differenza di come lo vediamo oggi, Leonardo realizzò questo quadro utilizzando toni molto più luminosi. Inoltre i lineamenti della Gioconda erano decisamente più definiti e vivaci, come si può ben capire anche leggendo le parole dello storico dell'arte e architetto Giorgio Vasari: "Gli occhi avevano il lustro e lo splendore acquoso che si vede sempre in vita... le narici , rosee e tenere, sembravano vive ... l'apertura della bocca non pareva colorata, ma carne viva. " 

Nell'immagine a destra vediamo una versione della Gioconda che si pensa sia stata dipinta da un allievo di Leonardo. Questi probabilmente dovevano essere i toni originali che sarebbero stati visibili a quell'epoca. 

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5) Il giallo presente in molti opere di Vincent Van Gogh è decisamente differente rispetto al passato

Dipingere utilizzando dei colori a olio significa sapere che quella vernice cambierà aspetto nel corso degli anni. In questo caso il giallo che venne tanto adoperato dal pittore olandese Vincent Van Gogh, si scurí nel corso del tempo. L'uso di questo caratteristico colore, che tanto gli piaceva, fu determinato dall'avvento della Rivoluzione Industriale, la quale portò anche l'utilizzo di nuovi pigmenti, come in questo caso il giallo cromo (un cromato di piombo tossico che, come molti altri colori del tempo, era chimicamente instabile).

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6) Il pensatore di Rodin non era stato originariamente concepito come scultura individuale

Auguste Rodin ha lavorato "al Pensatore" alla fine del XIX secolo. Questa scultura, in realtà doveva essere inserita all'interno di un'opera scultorea più grande denominata "La porta dell'Inferno", (che doveva essere collocata in un ingresso) . Il progetto iniziale era sviluppato in 180 figure differenti e il Pensatore, che veniva anche chiamato Poeta, doveva essere in realtà realizzato in scala ridotta, rispetto alla dimensione che conosciamo oggi.

Tuttavia Rodin ha successivamente deciso di creare il suo "Pensatore" come opera indipendente, conferendogli poi dimensioni molto più grandi.

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7) "La grande onda di Kanagawa" è una serie di copie xilografiche e le versioni esposte nei principali musei sono diverse dall'originale

Probabilmente hai visto numerose riproduzioni di questa incisione di Hokusai. Devi però sapere che poche sono fedeli all'opera originale. Questo è dovuto all'utilizzo della xilografia e alla realizzazione di migliaia di copie (ognuna di esse si presenta in maniera leggermente diversa, alcune hanno anche perso i dettagli originali). Ad esempio nella maggior parte delle versioni attuali "L'Onda" appare su uno sfondo giallastro, a differenza dell'opera originale.

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